Se ogni sabato trascorri un po’ di tempo nella libreria più vicina a casa per scoprire le utime novità editoriali, se anche in viaggio non abbandoni mai un luogo prima di aver scoperto le librerie locali, se continui a comprare libri e li accumuli in casa trovandoti spesso sopraffatta, se consideri il libro un elemento importante della tua vita sia dal punto di vista spirituale che estetico, leggere l’ultima pubblicazione di Roberto Calasso, Come ordinare una biblioteca, Adelphi, 127pagine, è indispensabile perché ti aiuta a comprendere un mondo complesso,eterno e sfuggente, quello dei libri.
Nel suo breve saggio Roberto Calasso racconta di essere sempre vissuto in mezzo ai libri, perché figlio di un appassionato intellettuale, e di considerarli parte determinante della sua vita.
Il libro come il cucchiaio appartiene a quegli oggetti che vengono inventati una volta per tutte… Passibili di innumerevoli variazioni, ma all’interno di uno stesso gesto: attingere una piccola quantitàdi liquido; leggere un testo, anche lungo, tenendolo fra le mani sfogliandolo e spostando con facilità l’attenzione nel suo interno.
Chi è il lettore vero?
Oggi purtroppo in Italia i lettori sono soggetti rari, preziosi e poco controllabili. Diversi intellettuali si sono cimentati a riguardo per cercare una definizione. Umberto Eco, nelle sue Lezioni di semiotica, definisce il lettore colui che comprende a pieno un testo rispettandone le regole e partecipando attivamente a quanto viene proposto.
Più tecnico è il parere di Roberto Calasso che considera il lettore vero colui che sta sempre leggendo uno o più libri allo stesso momento e che vive qualsiasi momento di disturbo, mentre legge, con irritazione, come un momento di rottura di quell’attività che è parte naturale della sua vita. Il lettore vero, aggiunge Roberto Calasso, segue sempre un suo filo interiore per migliorare se stesso perché ogni riga che legge è di profitto e aumenta la cultura di chi legge.
Queste sono solo due definizioni, tra tante altre degne di nota, entrambe bellissime, profonde, esaurienti e vere. Possiamo aggiungere in più che la lettura è un’attività personale e privata, la quale ha a che fare con l’anima delle persone e per questo ogni persona che legge, leggerà a modo suo, secondo le sue regole in completa libertà.
Riprendendo questo concetto, Roberto Calasso sostiene, rifacendosi alle parole di un famoso intellettuale del Regno Unito, che la lettura è un’attività che va praticata a casa, ovvero in un luogo accogliente e familiare e soprattutto in solitudine, perché per leggere abbiamo bisogno di concentrazione per permettere di risvegliare in noi tutte le potenzialità che un buon libro può avere.
Per quanto mi riguarda leggo tanto, in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi luogo, e principalmente leggo romanzi o saggi che abbiano a che fare con la narrativa sottolneando a matita le parti che mi colpiscono e prendendo appunti.
Come mettere in ordine i libri?
Secondo l’autore, organizzare i libri secondo un criterio ragionato, in altre parole ordinarli, è un’impresa che ha dell’impossibile perché, quando si pensa di aver trovato una giusta via, interviene qualcosa che ci impedisce di arrivare al concetto completo di ordine.
Un mio caro amico, grande appassionato di libri, non li riesce a concepire se non in ordine alfabetico. Ma lui è anche uno di quelli che non lascia nessuna traccia grafica quando legge e si impegna solo con pubblicazioni di alto livello.
Nella mia casa precedente, che non era grande come quella in cui abito ora, li avevo disposti per casa editrice. Mi sembravano così più ordinati ed esteticamente mi appagavano completamente l’occhio. Quando dovevo trovarli però avevo qualche difficoltà.
Attualmente ho traslocato da poco e i miei libri sono accatastati in un angolo del soggiorno coperti da un telo in attesa di imbiancare, rendere funzionali le librerie e iniziare a trovare il loro giusto posto. Non ho ancora pensato a quale criterio adottare ma penso che questa volta metterò gli autori di letteratura in ordine alfabetico creando degli atolli di argomenti affini - definizione presa dal libro di Roberto Calasso – per quanto riguarda i libri di storia, di diritto e storia dell’arte.
Non solo gli intellettuali ma anche designer e architetti si sono cimentati nella difficile arte della disposizione dei libri.
Molto alla moda è la disposizione dei libri per colore oppure quella ancora più estrema che li vuole con il dorso all’interno, ma di questo naturalmente l’autore del libro in questione non ne parla.
Il mondo dei libri, come orientarsi.
Complesso, vario e dinamico è secondo Roberto Calasso il mondo dei libri che si esprime nelle nostre biblioteche di casa, nelle biblioteche pubbliche, nelle librerie che frequentiamo per i nostri acquisti o anche nelle bancarelle all'aperto.
Ecco alcuni punti su cui si sofferma l’autore che fungono da guida indispensabile.
L’importanza, a volte trascurata, delle prime edizioni perché ci mostrano il lavoro di stretta relazione tra l’autore e l’editore.
Il grande lavoro che c’è dietro ai cataloghi di libri, piccoli capolavori di editoria non sempre presi in considerazione che, se letti da un vero appassionato, permettono di scoprire nuovi mondi e fantasticare sui futuri acquisti. Grande autore di cataloghi fu Umberto Saba, di lui e della sua attività parlo nell’articolo in questo sito dal titolo "Un posto da non perdere. La libreria antiquaria a Trieste. https://www.paolatorretta.it/post/un-posto-da-non-perdere-la-libreria-antiquaria-a-trieste
E infine il misterioso universo dei collezionisti a cui raramente siamo ammessi e, quando ciò accade, ci è concesso respirare quell'aria fatta di incongruità e meraviglia.
Roberto Calasso va oltre per aiutarci gestire al meglio il nostro rapporto con i libri.
Ci consiglia di comprare comunque i libri anche se non si riesce a leggerli subito perchè in futuro arriverà l’occasione giusta e saranno già pronti per la lettura.
Ci insegna a difenderci dai libri molesti, cioè quelli che arrivano a casa senza averli desiderati, e qui cita il grande Jorge Luis Borges.
Borges usava occasionalmente questo accorgimento: uscire con un pacchetto sotto il braccio, sedersi a un caffè o anche in una libreria (quella da lui preferita era La Ciudad), bere qualcosa o semplicemente guardarsi intorno e poi uscire come per un improvviso impegno, lasciando i libri sul tavolino. E sperando soltanto che non vi fosse nessuno di così prematuro da tentare di restituirli al passante distratto.
E poi ancora ci parla delle più belle biblioteche, delle librerie più interessanti e funzionali dichiarando che la libreria ideale è quella dove ogni volta si compra almeno un libro – e molto spesso non quello (o non solo quello) che si intendeva comprare quando si è entrati.
Comtinua nel suo percorso descrivendo dettagliatamente la più rappresentativa delle librerie: La libreria La Central di Barcellona. L’arredamento, le luci e soprattutto la disposizione dei libri, ne fanno, secondo l’autore, uno dei pochi esempi di libreria europea.
In questo veloce ma esauriente viaggio nel mondo dei libri, Roberto Calasso non poteva dimenticare di parlare del digitale che sembrava qualche anno fa avere tutte le carte in regola per sconvolgere il mondo editoriale. Definisce l’e-book un oggetto di infatuazione collettiva per qualche tempo fiorito come una rigogliosa pianta tropicale per appassire rapidamente, diventando oggi solo un altro modo di leggere, più comodo in certe situazioni, che mai prenderà il posto del libro cartaceo. E aggiunge che anche il colosso Amazon che con il suo grande potere economico in poco tempo ha messo in crisi le librerie, soprattutto quelle indipendenti, non avrà mai il contatto umano che la libreria può offrire ai suoi clienti.
Conclusione
Illuminante è stato per me fare questo viaggio nel mondo dei libri e accettare il fatto che, dove ce nesono tanti, come in casa mia, difficilmente ci sarà ordine e la convivenza a volte può essere difficile e faticosa.
Un inno finale è per le librerie e le biblioteche di tutto il mondo, realtà tutte da salvaguardare perché luoghi indispensabili per l’arricchimento dell’umanità. Un invito anche ad apprezzare le case piene di libri perché, anche se c'è disordine, l’ambiente è più caldo e accogliente, autorevole e credibile, fornendoci senza alcun dubbio informazioni sul padrone di casa perché i titoli dei libri che ricoprono le pareti, rispecchiano la sua anima.
Alla prossima lettura
Paola