November 10, 2024
ACHILLE L'ULTIMO, IL ROMANZO STORICO E CONTEMPORANEO DI PAOLO CLEMENTI

Achille l’ultimo è il libro di Paolo Clementi pubblicato da All around edizioni (pagg.289, 15euro).

È un libro complesso e impegnativo, ricco di elementi narrativi e storici.

Achille l’ultimo è in primo luogo un romanzo di formazione.  Il protagonista, forse grazie al caso o alle esperienze della sua vita interiore e sociale, cresce alla ricerca del suo spazio nel mondo.  

Per la sua età è un ragazzo estremamente colto e gli piace confrontarsi su questioni filosofiche o spirituali, atteggiamento che forse poco ritroviamo nella maggior parte dei suoi coetanei. Achille è l’ultimo nato di una ricca famiglia ebrea e ha davantia a sé un destino lavorativo che sembra già deciso come prosecutore delle redditizie attività familiari; ma questo pensiero non gli dà felicità e forse vorrebbe scappare.

Io procedevo per serenità. Non mi mancava niente ma chiedevo comunque poco. Godevo dei piccoli piaceri quotidiani e della natura, come un vecchio filosofo.

Achille è figlio unico e sembra a volte un po’ a disagio a vivere in tanta ricchezza. Continua a prendere e perdere tempo, senza alcuna pretesa o progetto.

I suoi genitori sono Lucilla, chiamata da tutti Peggy, ricchissima donna ebrea. Lei è una donna che non passa inosservata perché è molto attraente e possiede un carattere forte. L’autore la descrive come dolce o feroce, sensuale o glaciale, partecipe o scostante, ma sicuramente poco incline al perdono; in altre parole estremamente affascinante. Augusto, il padre, è torinese, cattolico non praticante, forse agnostico, lavora da subito nelle attività della moglie senza creare niente di suo. Il suo impegno è quello di lavorare sull’esistente. Se in passato aveva avuto il coraggio di prendere qualche iniziativa, era stato tollerato ma mai incentivato. Comunque si è adeguato alle regole religiose della famiglia: mangiava kosher e partecipava distaccato alle cerimonie.

Achille l’ultimo è anche un romanzo che indaga l’amore. Il sentimento che da molti è ritenuto il solo a dare un senso alla vita è visto sotto diverse sfaccettature. C’è l’amore adolescenziale e incontenibile di Achille per Almà, giovane donna bella e spregiudicata che è sicuramente la parte forte della “coppia” e gestisce la relazione come più le piace, usando anche l’arte della manipolazione. Achille infatti non è l’unico uomo nella sua vita e lui lo sa.

Io e te, come agli altri, chiedo solo libertà. Almeno per adesso, poi magari decido di cambiare. Difficile ma non impossibile.

In Achille l’ultimo c’è anche l’amore deluso di una donna tradita che decide di non essere vittima. E non manca l’amore eccitante e pericoloso di un uomo più grande e sposato per una ragazza giovane. Si racconta anche dell’amore di un uomo per una donna che dura per tutta la vita. E infine c’è l’amore materno, visto in differenti aspetti e spesso condizionato dal momento storico.

Achille l’ultimo è un romanzo storico. Nel racconto la vita di Achille si intreccia con quella delle generazioni che lo hanno preceduto, e con le esperienze che hanno dovuto vivere. I suoi bisnonni, Gilberto e Alfonsina, di religione ebraica, durante la Seconda Guerra Mondiale sono scappati da Roma a causa delle leggi razziali e, pensando a un futuro più tranquillo, si sono rifugiati in Liguria al confine con la Francia. Portano con loro i due bambini, Alfredo e Valeria. Qui, grazie allo spirito imprenditoriale di Gilberto, hanno cercato di rifarsi una vita. Ma gli eventi continuano a peggiorare e sono costretti a fare delle scelte drastiche e dolorose per salvare i due figli. E questo è un momento di un doloroso distacco fisico, accompagnato dalla sofferenza, forse ancor più grande, di dover spiegare ai due bambini che cosa stava accadendo.

La frontiera fra l'Italia e la Francia era considerata da tanti ebrei la salvezza, invece per molti diventa una trappola mortale. Anche Gilberto e Alfonsina vengono deportati e di loro non si sa più nulla.

Achille l’ultimo è un romanzo che parla alle donne perché l’autore riesce a delineare delle figure femminile affascinanti, forti e determinate. La stessa Peggy è una donna  lontana da ogni compromesso.

Aveva seminato in sé stessa la storia del suo popolo e quella dei suoi avi.

C’è anche Valeria, la mamma di Peggy, e quindi la nonna di Achille, una donna anziana molto apprezzata nella comunità ebraica che amava stare nel silenzio più di ogni altra cosa con lo sguardo perso nel vuoto come se fosse sempre immersa nei ricordi della sua vita. Da giovane aveva scelto la letteratura francese come grande passione ma era poi diventata una bravissima imprenditrice per raccogliere e portare avanti l’eredità di quanto aveva fatto Alfredo.

Almà infine è la più contemporanea di tutte. È una ragazza bella e benestante che studia all’università. Nella narrazione dimostra doti di brava burattinaia usando senza alcun scrupolo le persone che le sono attorno.

Achille l’ultimo è un romanzo sul riscatto. Il riscatto di quegli ebrei che erano scampati all’Olocausto e dovevano andare avanti nelle loro vite. È un romanzo sull’orgoglio ebraico, quello che non si è riusciti a sterminare con le deportazioni, i campi di sterminio e le uccisioni di massa. Ad impersonare questo forte sentimento sono senza alcun dubbio Alfredo e Valeria, i nonna e zio di di Achille. Molto uniti, hanno speso la loro vita prendendosi cura uno dell’altro come per difendersi da qualcosa che gli era accaduto ma che non avevano pienamente compreso.  È Alfredo che rende ricca la famiglia.  Coglie al volo una grande occasione lavorativa e si butta a capofitto nel lavoro vedendo nell’impegno e nel successo economico un modo per riscattarsi da quello che avevano dovuto sopportare.

È come una malattia non riesco a pacificarmi.

È grazie alla sua intraprendenza nel campo della raccolta e della  distribuzione del nichel e di altri metalli da estrazione che la famiglia in un primo tempo si arricchisce per poi dedicarsi alla grande esplosione del mercato immobiliare nella Riviera di Ponente e in Costa Azzurra.

Achille l’ultimo è un romanzo corale. Tanti sono i personaggi minori che entrano in gioco nella narrazione. Ricordo il professor De Vincenzi, uomo dedito alle lettere che dovrebbe essere una guida, un punto di riferimento per i ragazzi e invece si appoggia a loro in un momento di crisi. Shimon Levi, un anziano saggio ebreo che spiega a Gilberto ed Alfonsina la precaria situazione degli ebrei durante la guerra.

Non ci sono istruzioni su come comportarsi. Siamo soli e abbandonati. A nessuno importa nulla di noi, dei nostri destini.

I coniugi Cohen, due brave persone a cui vengono affidati Alfredo e Valeria bambini, rimasti orfani. E infine Serge Aron il marito di Valeria, un ebreo praticante, dolce e servizievole, che vive in modo intransigente la propria religione.

Conclusione.

I libri, soprattutto i romanzi, mi insegnano sempre qualcosa. Achille l’ultimo è un romanzo sulla vita, sulla crescita della persona e sulla capacità di vivere le relazioni anche se sono complicate e  se si ha un passato pesante e doloroso alle spalle , Achille l'ultimo è anche un libro sulla morte.

Paolo Clementi ci offre  nelle ultime pagine una strada da percorrere che sposo pienamente. Nella vita non c’è niente di certo, ci dice con altre parole, i cambiamenti accadono soprattutto se non te li aspetti: è importante essere attenti, aperti e sempre pronti a tutto.

 

Alla prossima lettura

Paola