La Casa Editrice Adelphi è in libreria da qualche giorno con la riedizione de Il lungo addio di Rymond Chandler e lo definisce come il canto del cigno di Marlowe, nero come il peccato, nero come il genere che, con noncuranza, Chandler aveva inaugurato e portato ai massimi splendori,
Rymond Chandler nasce a Chicago nel 1888 e muore a Los Angeles nel 1959. Prima di diventare scrittore fa altri mestieri e vive per un periodo in Gran Bretagna. Il primo romanzo – Il grande sonno – lo pubblica a 51 anni.
È il padre di un personaggio tanto affascinante quanto intrigante: l’investigatore Philip Marlowe.
Philip Marlowe è un investigatore privato americano, di Santa Rosa, che non ha famiglia e ama vivere in solitudine. Ha una profonda capacità di analisi e conosce a fondo la natura umana. Piace molto alle donne e lui ricambia.Non si occupa di divorzi e a quasi quarant’anni lavora tanto ma con il suo lavoro non si arricchisce.
Non ha un buon rapporto con la maggior parte dei poliziotti e spesso, durante le indagini, viene rinchiuso in carcere.
Pensa Philiph Marlowe quando viene rinchiuso:
In carcere un uomo perde la sua personalità…tutto ciò che gli si chiede è di andarsene tranquillamente nella cella giusta e di rimanerci tranquillo…la vita in carcere è sospensione, senza scopo né senso, non c’è niente da comunicare.
Se gli chiedessimo perché ha scelto di fare questo mestiere, lui sicuramente risponderebbe…
Che cosa spinga un uomo ad accettare una vita del genere nessuno lo sa. Non si diventa ricchi, non capita spesso di divertirsi. A volte ti pestano o ti sparano o ti sbattono in prigione. Ogni tanto più di rado si finisce pure ammazzati.
È lui che racconta, e la sua voce ci accompagna nella lettura con un tono e un ritmo che solo lui può avere.
La trama nasce da un incontro non programmato.
La prima volta che l’ho visto Terry Lennox era ubriaco su una Rolls-Royce Silver Wraith davanti alla terrazza del Dancers… La faccia era giovane, ma i capelli erano bianchi come ossa. Dagli occhi si capiva che era pieno fino all’orlo, ma per il resto pareva il classico bel giovanotto in completo da sera che aveva speso troppi soldi in un locale la cui esistenza aveva appunto questo unico scopo.
Terry Lennox ha una cicatrice sulla guancia sinistra, è sposato con Silvia, la figlia di un famoso miliardario. Lei è famosa non solo perché frequenta l’alta società ma anche perché tiene un comportamento sociale poco consono alla pubblica moralità.
Philiph Marlowe capisce subito che da quel momento e a causa di quell’uomo, dovrà affrontare un sacco di guai ma gli è simpatico e, senza giudicarlo, accetta la sua compagnia. Del resto questo è il suo mestiere. E, tra un drink e l’altro, diventano amici.
Silvia Lennox viene trovata morta con la faccia sfigurata. Anche se il principale indiziato è TerryLennox, Philph Marlowe si affida al suo istinto, non pensa che un uomo come lui possa commettere un tale scempio e lo aiuta a fuggire a Tijuana. Su Philph Marlowe arrivano pesanti pressioni che lo invitano ad abbandonare le indagini. Lo minaccia la polizia, lo minaccia la malavita e soprattutto lo minaccia Harold Potter, uomo ricchissimo, padre di Silvia, e padrone dei maggiori giornali della città.
Terry Lennox viene trovato morto e qualche tempo dopo Philip Marlowe riceve una sua lettera accompagnata da una banconota da 5000 dollari, la più grossa banconota che sia mai stata stampata negli USA. Nella lettera sostiene la sua totale estraneità alla modalità spietata con cui il delitto è stato commesso e si scusa per i guai che gli ha procurato.
Suo padre e sua sorella devono vivere la loro vita, io sono nauseato della mia. Non fu Silvia a fare di me un miserabile, io lo ero già.
Phliph Marlowe comunque non lascia perdere. Il panorama si arricchisce e nelle indagini vengono coinvolti altri personaggi: alcuni malavitosi conosciuti anni prima da Terry Lennox, Howard Spencer un editore di New York che cerca tra mille difficoltà di portare a termine il suo lavoro, lo scrittore alcolizzato Roger Wade, sua moglie, una donna bellissima che Philiph Marlowe definisce un sogno e Linda, la moglie di un medico un po’ pazzo, sorella di Silvia Lennox.
Bravissimo nel gestire un materiale così complesso e variegato, Rymond Chanlder pone le basi e poi, attraverso i dialoghi e le azioni dei personaggi, cioè nel procedere dell’azione drammatica, sviluppa la trama.
Dimostra di essere a tutti gli effetti un grande scrittore e questo si può vedere anche nelle parti descrittive che sono dettagliate e fotografano con precisione il paesaggio americano.
Il tratto di strada non asfaltata dalla highway fino alla curva della collina ballava nella calura del mezzogiorno, e gli arbusti su entrambi i lati punteggiavano la terra riarsa erano infarinati dalla polvere bianca di granito. L’odore erbaceo era quasi nauseante. Soffiava un venticello torrido e acre.
Il lungo addio -The long goodbye è il titolo originale americano - è un bellissimo noir dove c’è un’ umanità sofferente e uomini segnati dalla guerra; c’è soprattutto un delitto, uno sfondo fatto di sesso, scandali, infedeltà. al centro del racconto c'è è il protagonista, Philiph Marlowe, coinvolto in prima persona in tutta la vicenda. Lui se ne occupa, indaga, cerca di capire, vivendo e lavorando nelle difficoltà del , non per soldi ma per amicizia, per amore e soprattutto perché non riesce a farne a meno.
A noi poveri lettori non resta altro che leggere, leggere e ancora leggere per arrivare alla fine della storia.
Alla prossima lettura
Paola