Ottobre è appena finito e VOGUE, sul numero di questo mese, ha narrato delle storie imperdibili. Attraveso interviste, articoli, fotografie, gli autori di questa famosa rivista hanno voluto raccontarci la donna da una prospettiva diversa.
Il numero di ottobre 2017 di Vogue è dedicato alle donne che, nonostante l’età che avanza, non si accontentano più di ritirarsi ai margini della società ed essere di conseguenza discriminate, ma vivono con intensità il presente, affrontando tutte le sfide che questo può loro riservare.
In copertina c’è Lauren Hutton, ( l’amante di Richard Gere in American Gigolò, giusto per intenderci). Ha posato per la copertina di Vogue per 40 volte, ma questa volta è un poco più particolare, il prossimo 17 novembre, infatti, compirà 74 anni. È bellissima, sorridente, ha i capelli tirati indietro che scoprono completamente il viso; indossa un magnifico cappotto verde. Il suo sorriso e le rughe mostrano una modella inedita, una donna che ha vissuto e che ha la voglia e l’energia di continuare a farlo ancora per tanto tempo. È fotografata in uno specchio sul quale lei scrive con un rossetto “Perseverance furthers”, il cui significato potrebbe così riprodursi: se continui, se perseveri, riesci sicuramente in quello che credi.
Questa è un’immagine che ci disorienta, forse perché non siamo abituati a vedere una donna di questa età, che racconta la sua storia su riviste di moda. Solo Vogue, magazine sempre all’avanguardia, si allontana dai clichés ormai vecchi della nostra società (la giovinezza e la bellezza a tutti i costi, la magrezza quasi patologica) e propone un numero dove la moda, supercontemporanea, è indossata da modelle che hanno tutte più di 60 anni e a volte anche più di 70.
Lauren Hutton si fa fotografare da Steven Klein in una location vintage, con un modello giovane in pose da dominatrice con tacchi alti. È bella, decisa, elegante, aggressiva e sexy. Nell’intervista spiega che non ha voluto nessun trucco e nessun ritocco alle foto perché vuole trasmettere tutta la vitalità che prova a quasi 74 anni; sottolinea che la sua vita da romanzo non è ancora finita e che tanti progetti sono pronti per essere realizzati. Molto presto uscirà nelle sale il flim “I feel pretty” che parla del rapporto di una donna con la bellezza .
La creatività domina e le nonne diventano regine del web inventando un modo nuovo per raccontare le loro vite. Hanno i capelli bianchi, abiti eccentrici dei più importanti stilisti, atteggiamenti inaspettati e alle volte anche un po’ aggressivi. Lyn Slater è un’ex-docente universitaria che ha compiuto 60 anni, da qualche anno ha deciso di aprire un fashion blog: Accidental icon. Qui non parla mai degli anni che passano: “L’età non è qualcosa a cui faccio riferimento quando mi vesto…..né quando faccio qualunque altra cosa” ha affermato in un’intervista. Abituata a rapportarsi al mondo dei giovani, li include nel suo target e li affascina con foto che testimoniano che lo stile è fortemente presente nel suo DNA. Ciò che si vede è una donna con un gusto molto personale che non ha alcun timore di mostrarlo e condividerlo con i suoi followers. Lei mostra una bellezza esplosiva, fisica e fortemente legata al suo vissuto.
La panoramica di Vogue continua e arriviamo a Sciuragram, un account di Instagram aperto da Angelo, uno studente di biotecnologie che vuole rimanere anonimo. Angelo cammina per le strade di Milano fotografando le sciure, signore milanesi che hanno più di sessant’anni. Sono donne curate, con uno stile forte e naturale. Indossano un capo spalla o la pelliccia, possibilmente di visone se è inverno; la piega sempre a posto cade sul collo rigorosamente cinto da una collana di perle. Grandi occhiali da sole che coprono gran parte del viso trasmettono la volontà di mantenere l'anonimato mentre con le loro eleganti scarpe mezzo tacco passeggiano per i marciapiedi della capitale lombarda. Sulle labbra l'immancabile rossetto d'ordinanza, rosso Chanel, preferibilmente.
Sessantenni e settantenni che vivono con disinvoltura in questo mondo che cambia così velocemente, che cercano di ritagliarsi un ruolo che è differente da quello che avevano i nostri genitori o i nostri nonni. Mentre un tempo ci si voleva mostrare più anziani perché era nella saggezza e nei capelli bianchi che c’era il rispetto e il potere, oggi questo ideale non è più inseguito nè dai giovani nè a ben vedere dagli anziani. In una interessante intervista su Vogue di ottobre 2017 Robert P. Harrison, docente di Letteratura e Storia Culturali a Stanford spiega che stiamo vivendo in una condizione “volatile e imprevedibile, e a farcela sono solo coloro che hanno i riflessi pronti, il giusto grado di ignoranza verso il passato e un alto quoziente di adattabilità”. È quindi una specie di nuova energia che molti di noi ancora non conoscono che serve oggi?
Cavalcando quest’onda lo stilista Simone Rocha fa sfilare la sua collezione autunno inverno indossata da due generazioni di donne. Lo scopo spiega è quello di allontanarsi dal concetto di esclusività dell’alta moda al fine di creare un’ondata di inclusione in modo che tutte le donne, di qualsiasi età, dalle più snelle alle più formose possano immaginare loro stesse indossare questi vestiti.Ho voluto qui solo accennare ad alcune delle storie che sono raccontate nelle quasi quattrocento pagine del numero di ottobre di Vogue. Il fil rouge che le collega è rappresentato dallo scorrere del tempo, argomento che inesorabilmente tocca qualsiasi individuo nel profondo.Penso che le parole dell’artista performance Marina Abramovic che a breve compirà 71 anni, siano le più appropriate per concludere il discorso. Secondo lei, quando si invecchia ci si rende conto che il tempo passa sempre più veloce e quindi la cosa più importante è cercare di sprecarne il meno possibile. È importante ambire sempre alla felicità nelle piccole cose ed essere generosi trasmettendo la propria conoscenza ai giovani. Bene, ora sono pronta ad affrontare gli anni che verranno!