May 10, 2020
HEMINGWAY, LA SUA VITA. UNA DELLE STORIE PIU' EMOZIONANTI CHE ABBIA MAI LETTO.

Quasi sempre nei miei articoli parlo di romanzi, il genere che amo di più.

In questo no.

Qui racconto la vita di Ernest Hemingway, una storia talmente affascinante che si può definire un romanzo  e che va letto con la stessa intensità di chi l’ha realmente vissuta.

 

Key West

Qualche mese fa ho visitato la casa di Ernest Hemingway a Key West. Per raggiungere quest’isola da sogno ho affittato, con la mia amica Francesca, una macchina a Miami. Percorrendo la US Route 1, abbiamo viaggiato per tre ore e mezza, attraversando paesi che si sviluppano tutti lungo la strada e passando su lunghissimi e incredibilmente suggestivi ponti sospesi sull’Oceano.

 Key West non è solo un’isola ma anche una città; inoltre è il punto più a sud di tutti gli Stati Uniti.

L’atmosfera che ti avvolge da subito è ultra confortevole, rilassata e piacevole.

A Key West si può andare in bellissime spiagge e fare il bagno nell’Oceano, incontrare per strada gruppi di galli che cantano e girano per la città indisturbati, gustare la buonissima cheese cake al lime, passeggiare per la via principale, la frequentatissima Duval Street, con negozi per turisti tanto americani quanto cubani e ammirare la particolare architettura delle case, per la maggior parte monofamiliari, in legno e colorate nei tranquilli toni pastello: giallo chiaro, rosa, azzurro, verde chiaro e lavanda.

I colori e la luce di Key West mi sono rimasti dentro e, ad essere sincera, non mi hanno ancora abbandonato.

Vivere in questo luogo o trascorrervi anche un periodo di vita  è senza dubbio un privilegio di cui solo poche e fortunate persone hanno potuto godere nella loro vita.

Fra loro c’è Ernest Hemingway, il famoso scrittore e giornalista americano che possiamo definire senza alcun dubbio una delle personalità più interessanti del Novecento.

 

Hemingway’s House a Key West

La sua casa è oggi un museo e si trova nella old town. Per entrare bisogna fare quasi sempre la coda ed è necessario pagare un biglietto di dodici dollari.

Qui Ernest Hemingway visse e scrisse per un periodo intorno agli anni ’30 quando era sposato con la sua seconda moglie Pauline Pfeiffer.

La casa è su due piani con la parte giorno al piano terra e la parte notte al piano superiore. Tutte le stanze sono state arredate con gran gusto dalla moglie con mobili acquistati durante i loro viaggi internazionali.

La presenza di tanti turisti non è riuscita a sopraffare il fascino di quegli ambienti ricchi distoria e di passione.

Da ragazza avevo letto alcuni dei romanzi di Ernest Hemingway ma ora, a Key West, ciò che mi intrigava e mi incuriosiva di più era la storia della sua vita.

La casa, i mobili, il giardino, i gatti con sei dita, i suoi libri e le tante fotografie esposte o appese alle pareti, raccontano molto di lui e della sua vita vissuta al massimo.

Le foto in particolare lasciano senza fiato e testimoniano la vita di una persona che è stata un’importante protagonista del mondo novecentesco, non solo dal punto di vista letterario ma che da quello politico, storico e perché no mondano.

Per aiutarmi a imprimere a fondo nella memoria quelle immagini ho fatto tantissime foto per cercare, una volta ritornata in Italia, di comporre il puzzle di un’esistenza vissuta all’insegna della curiosità, dell’energia e sicuramente della più assoluta libertà.

 

I ritratti

Tra le numerose fotografie, alcuni sono dei ritratti che rappresentano Ernest Hemingway quando era ancora giovanissimo, col suo sguardo curioso alla ricerca di avventure. Altre foto lo ritraggono uomo, nei momenti mondani con i suoi amici famosi. Le foto più commoventi sono quelle che lo mostrano in tarda età quando, con una lunga barba bianca, aveva assunto le sembianze di un vecchio lupo di mare. Se si guardano con attenzione, in queste ultime si possono vedere i segni della devastante malattia che segnerà gli ultimi annidella sua vita.

 

Addio alle armi

Alle pareti, nel suo studio al primo piano c’è la fotografia di Agnes Von Kuroski, il suo primo grande amore. Nel 1918 Ernest Hemingway parte come volontario per la guerra ma, per un difetto alla vista è arruolato nei servizi di autoambulanza sul fronte italiano. Molto attivo nel suo ruolo di sostegno alle truppe,  raggiunge la prima linea a Fossalta del Piave.

Durante una delle sue missioni, mentre distribuisce cioccolata ai soldati, viene ferito dalle schegge di un proiettile di mortaio. Le sue condizioni sono talmente gravi che rischia addirittura l’amputazione di una gamba.

Dopo vari tentativi riesce ad essere ricoverato all’ospedale militare di Milano della Croce Rossa Americana.Qui incontra Agnes Von Kuroski, infermiera, e con lei inizia un’intensa storia d’amore. Scriverà successivamente nelle sue lettere alla famiglia che in Italia ha incontrato per la prima volta l'amore e la morte.

Morire è cosa molto semplice. Ho guardato la morte e lo so davvero. Se avessi dovuto morire sarebbe stato molto facile proprio la cosa più facile che abbia mai fatto… e come è meglio morire nel periodo felice della giovinezza non ancora disillusa, andarsene in un bagliore di luce, che avere il corpo consunto e vecchio e le illusioni disperse.

Sembrano le parole di un uomo maturo, invece sono le parole di un ragazzo di solo diciannove anni .

Agnes Von Kuroski, è una donna molto forte, di sette anni più vecchia di lui. Probabilmente non prende molto sul serio l’amore di questo giovane ragazzo americano e dopo qualche tempo si innamora di un altro militare. Il nuovo legame è causa di profonda sofferenza per Ernest Hemingway.

I personaggi e le vicende della sua vita si intrecciano fin dalla giovane età ai personaggi e allevicende dei romanzi e Agnes Von Kuroski diventerà Catherine in Addio alle armi.

Addio alle armi è un libro sulla Prima Guerra Mondiale che meglio di altri trattati distoria è riuscito a trasmetterci la tragedia di quel periodo, raccontando i fatti ma soprattutto i sentimenti e le emozioni dei protagonisti dell’epoca. In questo Ernest Hemingway è un grande della letteratura perché, grazie ai suoi racconti,ci aiuta a comprendere meglio i fatti storici calandoci completamente nelle atmosfere descritte.

In Italia il libro fu censurato perché il Fascismo e Mussolini in particolare non apprezzarono la parte sulla ritirata di Caporetto in quanto poco patriottica.

 

Hemigway e la Lost generation

Gli anni ’20 sono gli anni della formazione letteraria di Ernest Hemingway. Si trasferisce a Parigi dove vivono molti americani che grazie al cambio favorevole fanno la bella vita affollando i caffè.

Avete presente il film di Woody Allen Midnight in Paris? Miriferisco a quel periodo e a quelle atmosfere.

Nei caffè incontra scrittori come James Joyce, Scott Fitzgerald, Ezra Pound e Jack Prevert.  

Frequenta, grazie all’amico Sherwood Anderson, uno dei salotti più famosi della città, quello della poetessa statunitense Gertrude Stain che vive in rue de Fleurs, collezionando quadri di Picasso. Tra loro nasce una profonda amicizia ma ad un certo punto si interrompe.

Alice Tocklas, compagna della Stain, così descrive la situazione:

La Stain fece molto per lui e dopo Hemingway la piantò e lo raccontò nel suo libro in un modo poco simpatico.

Grazie a queste conoscenzee a queste influenze, il suo stile narrativo cresce e prende una direzione precisa, va verso la chiarezza, l’intensità e la precisione.

Con Fiesta e Il sole sorge ancora,descrive lo spirito di questo periodo, le avanguardie, i repentini cambiamenti dell’arte e la libertà delle donne. Sicuramente non nasconde una forte critica verso il rapporto tra la Stain e la Tocklas e per questo è accusato di machismo. Successivamente sarà fortemente criticato dai movimenti femministi.

 Hemingway e Mussolini

Continua in questi anni la sua attività giornalistica e come inviato del Toronto Daily Star segue i lavori della Conferenza di Losanna. Il 23 gennaio 1923 sulle colonne del giornale canadese compare un articolo dal titolo Mussolini il più grande bluff d’Europa firmato Ernest Hemingway.

Anche se domattina mi facesse arrestare e fucilare,continuerei a considerarlo un bluff. Sarebbe un bluff anche la fucilazione.Provate a prendere una foto del signor Mussolini, ed esaminatela, vedrete nella sua bocca quella debolezza che lo costringe ad accigliarsi: il famoso cipiglio mussoliniano imitato da ogni fascista diciannovenne. Ma Mussolini non è uno sciocco ed è un grande organizzatore. Però è molto pericoloso organizzare il patriottismo di una nazione, quando non si è sinceri.

 

Hemingway e la Spagna

Consigliato da Gertrude Stain va in Spagna e inizia afrequentare l’ambiente delle corride diventando amico di diversi toreri. Nasce un vero e proprio amore che durerà per anni e sarà presente in molti suoi scritti. Così definisce la corrida:

...una grande tragedia e richiede più fegato e abilitàdi quanto possa richiedere qualunque cosa.

 ...una tragedia continua tra l’uomo e la morte, unabattaglia con il toro dove vince il coraggio e l’eleganza.

L’unico modo che conosce per affrontare la vita è il coraggio, importante soprattutto nei momenti più difficili e la corrida ne è una splendida metafora.

Pamplona, una città all’epoca conosciuta da pochi, grazie a lui, diventa famosa in tutto il mondo.

Il libro sulle esperienze in Spagna è Il sole sorge ancora.

 

Hemigway e le sue 4 mogli

A Ernest Hemingway piacevano molto le donne, se ne innamorava e quasi sempre le sposava.

In gioventù sposa Hadley ,la prima moglie, semplice e dimessa. Lui la descrive come la moglie ideale che sta sempre a casa ad aspettarlo e non si lamenta mai. Innamorata, docile, fedele e generosa. Hadley incarna in pieno il suo ideale di donna. La lascia non senza sofferenza ma rimane sempre un punto fermo nella sua vita. Fu felice e sollevato quando lei si risposa.

Pauline è tutto l’oppostodi Hadley, ricca ed elegante. Collaboratrice di Vogue America, rappresentatutto ciò che lo affascina in quel periodo: i soldi e la bella gente. Rappresenta quel mondo a cui lui si stava abituando e soprattutto è abilissima a farlo innamorare di lui. Con lei viaggia in Italia e in Spagna e poi sistabiliscono per un periodo a Key West.

Martha Gellhorn, la terza moglie è una giornalista, amante dei viaggi e desiderosa di aumentare la sua fama letteraria. Con lei va a vivere a Cuba alla Finca Vigja,portando con sé i suoi libri, tante fotografie e le sue medicine. Su di lei scrive cose terribili e non rimane in buoni rapporti.

Nel 1946 sposa Mary Welsh, la quarta ed ultima moglie,anche lei giornalista per Time e Life. Con lei visse la parte finale e più drammatica della sua vita.

 

Hemingway e la guerra civile spagnola

La guerra è per Hemingway una situazione che permette di esprimere coraggio e desiderio di avventura. Per questo motivo cercò sempre di essere presente nei principali conflitti europei del Novecento.

Quando scoppia la guerra in Spagna Ernest Hemingway stanzia 40 mila dollari per comprare delle autoambulanze e va a Madrid schierandosi da subito dalla parte della Repubblica. Il nemico principale per lui è il Fascismo, che va combattuto e battuto.

 Sono stato dalla parte della repubblica il giorno in cui fu promulgata, se non molto prima.

Da questa esperienza di inviato nacque il libro Per chi suona la campana. Nel libro l’autore non va a fondo nelle vicende politiche perché non è facile comprendere la confusione che regna. Decide invece di raccontare la storia di una banda di partigiani che opera in sintonia con ufficiali russi mandati dal loro governo.

Il libro, dedicato a Martha, è un successo. Con lei Ernest Hemingway viaggia in modo incosciente per tutta la Spagna alla ricerca di materiale per i suoi scritti, trovandosi spesso in situazioni di pericolo.

 

Hemingway e la Seconda Guerra Mondiale

Come corrispondente del Collins Magazine Ernest Hemingway segue l’esercito americano nelle sue battaglie, dallo sbarco in Normandia alla liberazione di Parigi dove è tra i primi ad arrivare. Spesso era in compagniadi Robert Capa, il famoso fotografo di Life.

È un corrispondente di guerra poco ligio alle regole da seguire e per le sue trasgressioni viene anche processato.

Durante la Seconda Guerra Mondiale si trova anche a Londra per un periodo e qui conosce Mary Welsh che sarebbe diventata la sua quarta moglie. Vive con lei tutto il periodo delle bombe tedesche su Londra.

 

Hemingway e l’incidente in Africa

Nel 1954 rimane vittima di un incidente in Africa che lo segna profondamente.

Il 22 gennaio  organizza una gita in aereo sul Congo Belga come regalo di Natale per la quarta moglie Mary. La storia vuole che mentre Mary faceva delle fotografie a bassa quota, l’aereo è attraversato da uno stormo di ibis e il pilota per evitarlo colpisce un filo del telegrafo, danneggiando fortemente l’aereo. Si salvano grazie a un atterraggio di fortuna. Hemingway riporta ferite e fratture ma riesce a salvarsi. Per curarsi va a Venezia ma il suo fisico è talmente provato che la ripresa è quasi impossibile.

Le persone che lo hanno conosciuto sostengono che dopo questo incidente non si è mai ripreso.

 

Il vecchio e il mare e il premio Nobel

Nonostante non abbia mai avuto un rapporto tranquillo con i critici perché lo accusavano di trattare temi amorali, i suoi romanzi erano e sono tutt’ora dei successi e i riconoscimenti non mancarono anche quando era ancora vivo.

Nel 1953 vince il premioPulitzer.

28 ottobre 1954 vince il premio Nobel per il romanzo Il vecchio eil mare che tratta di una storia cubana che aveva già dentro di sé da tanto tempo. La sua salute sempre peggiore non gli consente di andare in Svezia alla cerimonia.  Se da un la to diventa famosissimo in tutto il mondo, dall'altro il suo corpo continua a peggiorare.

 

Hemingway e la depressione

Si sente un uomo sconfitto. Inizia a soffrire di depressione e di manie di persecuzione.

Per curarlo Mary, la quarta moglie lo ricovera in una clinica e qui gli fanno ben 24 elettroshock. La terapia troppo invasiva lo sfinisce, non ha più memoria e non riesce più ascrivere.

Deprivato di quanto aveva di più prezioso, una mattina va nello scantinato di casa sua, prende un fucile, lo carica, se lo appoggiò sulla fronte e si spara.

 Il cervello di uno scrittore che ha cambiato ilmodo di scrivere di tutto il mondo è stato spappolato sul soffitto della stanza. (Fernanda Pivano).

 

Come mi sono documentata per scrivere questo post

Nel negozio della Hemingway House di Key West ho comprato il libro Papa Hemingway in Key West che racconta gli anni della sua permanenza sull’isola. Gli anni delle bevute in compagnia, della pesca e della boxe.

Tornata in Italia dovevo conoscere di più perciò non restava che documentarmi. Selezionando il più possibile tra i ltanto materiale che riguardava Ernest Hemingway, mi sono imbattuta spesso nel nome della scrittrice Fernanda Pivano, un nome che conoscevo dai tempi dell'Università. Fernanda Pivano, scrittrice, giornalista, critica musicale ha avuto il grande pregio di aver fatto conoscere agli italiani la letteratura angloamericana in generale e la Beat generation in modo particolare.

Lei ha scritto Hemingway, un libro fuori catalogo che sono riuscita a reperire perché nella mia città, Piacenza, alla Libreria Internazionale Romagnosi, dove riesco sempre a trovare anche le perle più rare.

Hemingway èuna biografia non raccontata in modo cronologico narrata da una donna che non solo ha tradotto i romanzi di Ernesto Hemingway ma che ne era anche amica. Quello che racconta è tutto basato su materiale raccolto da lei in prima persona nelle lunghe frequentazioni che ha avuto con il grande scrittore.

Fernanda Pivano è anche protagonista di un bellissimo video intervista del 1999 firmato da Riccardo Luraschi e Sabrina Negri dove in 16 minuti racconta della sua passione per la letteratura americana in generale, e in particolare della sua amicizia con Ernest Hemingway da quando lo vide per la prima volta a Cortina e lui la invitò a sedere al suo tavolo perché voleva sapere del suo arresto durante la retata alla Casa Editrice Einaudi, e le disse Come Nanda, tell me about the nazi, fino alla sua tragica morte.https://www.youtube.com/watch?v=cr_i07E4-wQ

Se ti è piaciuto questo post e vuoi comunicare con me per uno scambio di idee, scrivimi. Sarò felicissima di risponderti al più presto.

Paola